Questo è Cefis. L’altra faccia dell’onorato presidente, Giorgio Steimetz

 

 

 

 

 

Questo è Cefis. L’altra faccia dell’onorato presidente è il libro inchiesta di Giorgio Steimetz (pseudonimo di Corrado Ragozzino), probabile “fonte” di Pasolini su Eugenio Cefis e la sua responsabilità nella morte di Mattei. Venne pubblicato nel 1972 dall’Agenzia Milano Informazioni (Ami), una casa editrice finanziata da Graziano Verzotto, uomo vicino a Enrico Mattei e informatore di Mauro De Mauro, il giornalista dell’ Ora di Palermo ucciso dalla mafia due anni prima. Dopo pochi giorni scompare dalla circolazione.

Vive solo pochi mesi, poi sparisce. Dalle due sedi della Biblioteca Centrale spariscono anche le copie d’obbligo: se ne trova ancora traccia nel registro di quella fiorentina, ma il libro non c’è. E si capisce: l’autore racconta la spregiudicata avventura di uno dei timonieri del pubblico-privato, la mescolanza di poteri tra Stato e potenze occulte. Pier Paolo Pasolini sta lavorando sugli stessi temi e, forse (è il caso di Verzotto), sta utilizzando le stesse fonti; quell’anno comincia a scrivere Petrolio, il grande romanzo incompiuto sul Potere (Einaudi lo pubblicherà postumo nel 1992, 17 anni dopo la sua morte). Un romanzo del quale la critica ha enfatizzato l’aspetto omosessuale – la doppia vita di un ingegnere petrolchimico – mentre la vera sostanza di Petrolio è il “rapporto terribile tra economia e politica, le bombe fasciste e di Stato, la struttura segreta delle società “brulicanti”, come i loro nomi, in beffardi acronimi” (Gianni D’Elia, Il Petrolio delle stragi, Effigie, p. 22).

In realtà non fu “ritirato dal mercato”. Non si trattava infatti di un libro-inchiesta destinato a circolare presso il pubblico, ma di un libro in piccola tiratura, anonimo, scritto dalla stessa Agenzia che lo stampò (cioè da Corrado Ragozzino), con funzione di avvertimento o di minaccia, il cui fine era di raggiungere un solo e potente destinatario e i suoi amici, come dice lo stesso autore nell’introduzione.

Nel corso dell’inchiesta sull’omicidio di Mattei, il sostituto Procuratore Vincenzo Calia coglie per primo le analogie e le simmetrie tra Questo è CefisPetrolio e ha il merito d’aver collegato tra loro i fili di questa intricata matassa. Il 27 marzo 2009 l’avvocato Stefano Maccioni e la criminologa Simona Ruffini hanno depositato alla Procura di Roma un’istanza di riapertura delle indagini sulla morte di Pasolini. Quarant’anni dopo. Quarant’anni di verità negate.

 

 

 

 

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