Guasto è il mondo, Tony Judt

 

Guasto è il mondo è l’ultima opera di Tony Judt. Ha finito di dettare questo libro esattamente un anno fa (febbraio 2010), poi è morto nel mese di agosto. Era malato di Sla.

Il piccolo crack finanziario del 2008 ha risvegliato la politica dal letargo nella quale era dannata dalla ricattatoria ineluttabilità dell’economia.


 

È grazie a questo piccolo crack che la smisuratezza dei patrimoni finanziari, confrontata alla povertà “reale” e diffusa, è tornata a fare scandalo. Nel 1968 l’amministratore delegato della General Motors guadagnava 66 volte lo stipendio dell’operaio di base. Oggi l’amministratore delegato della Walmart guadagna 900 volte di più del normale operaio.

Nel trentennio del feticismo per l’autoregolazione del mercato, un naturalismo provvidenzialista ha venerato egoismo e denaro, fino a far dimenticare che non è detto che il mondo debba andare così. Al contrario, è andato in tutt’altro modo fino a poco tempo fa.


 

Il problema che si presenta oggi è che la convinzione che l’espansione economica debba coincidere con uno sviluppo della democrazia inizia a vacillare. Il fatto che le economie capitalistiche prosperino maggiormente in condizioni di libertà è meno scontato di quanto ci piaccia pensare.

Di fronte al terrorismo, alla guerra, al cambiamento climatico, le società aperte tendono a ripiegarsi su se stesse e a sacrificare la libertà per la “sicurezza”.

La scelta allora non sarà più fra Stato e mercato, ma fra due tipi di Stato.



Guarda il post di LibOn sul libro in lingua

 

Le immagini visualizzate sono fotografie di Paul Fusco

Il libro

Tony Judt, Guasto è il mondo, Laterza, Roma-Bari, 2011

L’autore

 

 

 

 

Tony Judt

La libreria

 

 

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AC